Penisola del Sinis, Sardegna. Un villaggio quasi dimenticato, abitato solo pochi giorni all’anno durante la corsa degli scalzi. La tradizione da secoli prevede che un folto numero di devoti di San Salvatore, partiti dal centro del paese di Cabras, arrivi a piedi nudi e di corsa in questo centro della penisola del Sinis. San Salvatore che prende appunto il suo nome dal santo, è una borgata costruita in epoca medievale. Alla fine degli anni sessanta venne interessato da un progetto che voleva farlo diventare addirittura un set cinematografico per girare i mitici Spaghetti western. Ma le cose più preziose di questo sito sono nascoste sotto la piccola chiesetta eretta nel XVII secolo sopra un santuario preistorico scavato nella roccia. Le tracce di frequentazione arrivano fino al neolitico. In epoca nuragica questo era destinato al culto delle acque, mentre i punici lo destinarono a quello del Dio Sid e sulla loro scia, qualche tempo più tardi, i romani lo dedicarono ad Asclepio.

Penisola del Sinis, Sardinia. An almost forgotten village, inhabited just for a few days every year during the race “La Corsa degli scalzi”. For centuries, tradition has brought large numbers of devotees of San Salvatore.  Running to the centre of the village barefoot. San Salvatore, which takes its name from the saint, is a village built in medieval times. At the end of the sixties it was at the interest of a project that wanted to make it a movie set for Spaghetti westerns. But the most precious things of this site are hidden under the small church built in the 17th century. Built over a prehistoric sanctuary carved into the rock. The traces go back to the Neolithic area. In the Nuragic era this was used for worshipping of water, while the Punic devoted it to the God Sid. In later times, the Romans dedicated it to Asclepius.