“Il ricordo che sopravvivrà di noi è l’unica immortalità che ci è concessa.”
(VALERIO MASSIMO MANFREDI)
L’ultima cernitrice |
The last sorter |
Solo alcune ore fa ho ricevuto la notizia della scomparsa dell’ultima cernitrice di Nebida. Per tutti quelli che la conoscevano, compreso me, era la Signora Gina. Con lei se ne va un altro pezzo di storia mineraria, i ricordi di una comunità che si è modellata intorno agli insegnamenti di questi anziani, donne e uomini, che hanno lavorato una vita intera nelle miniere dell’Iglesiente. I miei pensieri sono andati subito all’ultima volta che la incontrai per un’intervista. Stanca e all’inizio quasi insofferente per le troppe volte in cui ha dovuto raccontare i suoi aneddoti, conservava allo stesso tempo la consapevolezza che ciò che aveva vissuto era davvero un patrimonio che si stava per perdere con l’avvicinarsi del suo addio finale. Sono stato forse uno degli ultimi ad averla ascoltata, quasi senza farle domande. Lucida nel suo stendere il racconto con un filo logico che farebbe invidia a un presentatore televisivo. Ciò che mi impressionò di lei era l’entusiasmo di aver vissuto una vita che, nonostante fosse dura e avara di gratificazioni, le ha regalato momenti unici di felicità. Come l’ambiente lavorativo e i suoi colleghi dove aveva conosciuto il suo fidanzato diventato poi marito, le feste in campagna e i pochi momenti liberi che il lavoro le concedeva. Momenti di “felicità nonostante tutto”, come li chiama Marc Augè, piccoli e indelebili istanti che si imprimono nella memoria, si oppongono all’inquietudine e all’angoscia che affrontiamo nella vita di tutti i giorni. E in quel determinato contesto, raccontato vividamente da Signora Gina, la miniera era necessariamente sempre presente ed ogni evento lo si doveva esclusivamente ad essa, volenti o nolenti. La domanda che mi sono fatto e provai a farle è se si sentiva orgogliosa o invece schiava di aver fatto parte di quel sistema creato dalle Società minerarie. Non vi fu un momento in cui il suo raccontare si rivelasse lamentoso, se non per il fatto che era una vita dura, piena di sacrifici. Traboccava invece dell’orgoglio di avercela fatta, di fronte a mille difficoltà, più forte delle critiche che avrebbe potuto indirizzare giustamente ad un sistema che non ha mai premiato di certo i lavoratori, e ancor di meno le donne di miniera. Con lei di certo se ne va un altro pezzo di memoria collettiva che non si tramanderà più in questo Iglesiente che sta cambiando aspetto. Sono tasselli che andranno scritti sui libri di storia, diventeranno il passato non più raggiungibile della gestualità, delle parole, degli sguardi di chi lo ha vissuto. E un velo di malinconia mi accompagna in queste ore, ripetendo quasi a memoria ciò che scrisse l’antropologo Maurice Halbwachs: la storia comincia nel momento in cui la tradizione finisce, nel momento in cui la memoria sociale si estingue o si sfalda. Finché un ricordo sopravvive, è inutile fissarlo per iscritto. Il bisogno di scrivere la storia di un periodo, di una comunità, si risveglia solo quando questi sono ormai troppo sprofondati nel passato. E noi, forse, quel momento lo raggiungeremo quando non avremo più nessuna Signora Gina a ricordarci il nostro di passato. |
|
Only a few hours ago I knew the last sorter in Nebida was died. For all those who knew her, including me, it was Mrs. Gina. Another piece of mining history goes away with her. The memories of a community that has shaped itself around the teachings of these elders, women and men, who worked a lifetime in the mines of the Iglesiente area. immediately, my thoughts went to the last time I met her for an interview. Tired at first and almost intolerant of too many times when she had to tell somebody her stories, she kept at the same time the awareness that what she had lived was indeed a heritage that was about to be lost as her final farewell approached. Perhaps, I was one of the last to have heard her, almost without asking her anything. Clear in her telling of the story with a logical thread that would be envied by a television presenter. What impressed me about her was the enthusiasm of having lived a life that, despite being hard and lacking in gratification, gave her unique moments of happiness. Like the working environment and her colleagues where she had met her boyfriend, who later became her husband, the country parties and the few free time moments that the job gave her. Moments of “happiness in spite of everything”, as Marc Augè calls them. Small and indelible moments imprinted in the memory, opposed to the anxiety and anguish we face in everyday life. And in that particular context, told vividly by Signora Gina, the mine was necessarily always present and every event was due exclusively to it, willy-nilly. The question I asked myself and tried to ask is whether she felt proud or a slave to having been part of that system set up by mining companies. There was not a moment when her story turned out to be plaintive, except for the fact that it was a hard life, full of sacrifices. Instead it overflowed with the pride of having got it, facing thousand difficulties, stronger than the criticisms that she could have rightly directed at a system that has certainly never rewarded the workers, and even less the mining women. With her, of course, another piece of collective memory is leaving and it will no longer be handed down in this Iglesiente that is changing its appearance. They are pieces that will be written on the history books, they will become the past that can no longer be reached by gestures, words and the looks of those who lived it. And a veil of melancholy accompanies me in these hours, repeating almost by heart what anthropologist Maurice Halbwachs wrote: the story begins when the tradition ends, when the social memory is extinguished or breaks up. As long as a memory survives, it is useless to fix it in writing. The need to write the history of a period, of a community, is awakened only when they are too sunk in the past. And we, perhaps, will reach that moment when we no longer have any Mrs. Gina to remind us of our past. |